Partite IVA, cambiano le soglie: arriva la novità che nessuno si aspettava

Svolta clamorosa sulle Partite IVA: il Governo di Giorgia meloni, per il 2025, ha deciso di cambiare le soglie. Vediamo cosa succederà.

La manovra di Bilancio 2025 sarà una manovra foriera di novità per tutti: per i pensionati, per i lavoratori dipendenti e per i titolari di Partita Iva. Nonostante l’esiguo budget a disposizione – circa 20 miliardi di euro – l’Esecutivo non si è lasciato scoraggiare e ha deciso d’introdurre cambiamenti importanti per i contribuenti.

giorgia meloni e matteo salvini
Partite IVA, cambiano le soglie: arriva la novità che nessuno si aspettava -(foto Ansa)- Queenmakeda.it

Sul fronte delle tasse, come tutti ormai sappiamo, sarà riconfermato anche per il prossimo anno il taglio del cuneo fiscale per i redditi più bassi. Novità salienti anche sul fronte delle detrazioni fiscali in modo da agevolare i nuclei familiari appartenenti alle fasce reddituali più svantaggiate e anche le famiglie con molti figli a carico.

Per quanto riguarda le Partite Iva le novità riguarderanno soprattutto i forfettari. Il Governo avrebbe intenzione di cambiare le soglie. Ricordiamo che, al momento, per poter beneficiare del regime forfettario bisogna rientrare entro gli 85.000 euro lordi all’anno. Ma dal prossimo anno tutto potrebbe cambiare.

Partite IVA: dal 2025 potrebbe cambiare tutto

Piovono novità sulle Partite Iva a regime forfettario. Saranno novità gradite o i liberi professionisti devono iniziare a preoccuparsi? Il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di cambiare le soglie limite per poter fruire della flat tax e dell’esenzione dall’Iva. Vediamo nel dettaglio cosa potrebbe cambiare nel 2025.

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Partite IVA: dal 2025 potrebbe cambiare tutto/Queenmakeda.it

Il regime forfettario consiste in una forma di tassazione agevolata di cui possono beneficiare sia le piccole imprese che i lavoratori autonomi che lavorano come liberi professionisti. Il vantaggio del regime forfettario consiste nel godere di una flat tax sull’Irpef. In pratica per i primi 5 anni dall’apertura della partita IVA si paga un’aliquota Irpef pari al 5%, dal quinto anno in poi l’aliquota sale al 15% e resterà così per sempre.

Non solo: chi rientra nel regime forfettario è esente dal pagamento dell’Iva. Per poter godere di questa agevolazione, però, bisogna avere un reddito annuo lordo che non superi gli 85.000 euro altrimenti non si potrà rientrare nel regime forfettario ma si dovrà aprire una Partita Iva ordinaria che comporta una tassazione maggiore.

Il Governo di Giorgia Meloni sarebbe dell’idea di estendere il beneficio del regime forfettario per i redditi fino a 100.000 euro per il prossimo anno. In questo modo verrebbe ampliata di parecchio la platea dei beneficiari che potrebbero fruire di una tassazione semplificata e agevolata.

Per il momento, tuttavia, si tratta ancora di una proposta che deve essere approvata in quanto bisognerà, soprattutto, valutare se ampliare la platea dei beneficiari del regime forfettario non comprometterebbe la stabilità del sistema fiscale. Allo stesso modo è anche oggetto di discussione un’altra proposta che arriva dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo: modificare di nuovo le aliquote Irpef. Il viceministro, infatti, ha avanzato l’idea di abbassare la seconda aliquota Irpef portandola dal 35% al 33% e di estenderla non più ai redditi fino a 50.000 euro ma ai redditi fino a 60.000 euro. Anche in questo caso è ancora tutto da valutare.

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