I Buoni Fruttiferi Postali permettono di far crescere il capitale e di contrastare l’inflazione. Quali tipologie hanno rendimenti migliori?
Il consiglio per i piccoli risparmiatori è di sottoscrivere un Buono Fruttifero Postale prima della fine dell’anno. Scopriamo perché e quali sono i possibili guadagni scegliendo uno tra i prodotti con rendimenti maggiori.
Investire nei Buoni Fruttiferi di Poste Italiane significa tutelare i propri risparmi dall’inflazione e farli crescere nel tempo. Essendo i rischi quasi nulli, i rendimenti non sono molto alti ma questo è il principio base del mondo finanziario. Si riesce comunque ad ottenere guadagni interessanti soprattutto con un investimento nel lungo periodo. I Buoni, poi, hanno tanti diversi vantaggi.
Sono garantiti dallo Stato Italiano, godono della tassazione del 12,50%, sono flessibili potendo richiedere il rimborso in qualsiasi momento e scegliendo la forma dematerializzata non si correrà il rischio di dimenticare la scadenza facendo scattare dopo dieci anni la prescrizione. I Buoni Fruttiferi, poi, il prossimo anno dovrebbero uscire dal calcolo dell’ISEE secondo le disposizioni della Legge di Bilancio 2024. L’attesa è stata e sarà ancora lunga ma intorno alla metà del 2025 dovrebbe arrivare la svolta. Ecco perché è importante sottoscrivere il Buono prima della fine dell’anno. Per approfittare il prima possibile dell’uscita dal calcolo ISEE.
Studiamo i rendimenti dei Buoni Fruttiferi di Poste Italiane
Come detto non si tratta di rendimenti altissimi soprattutto ora che l’inflazione è scesa e Poste Italiane li ha ridotti. I Buoni rimangono comunque l’opzione preferita dagli italiani per contrastare la perdita del potere d’acquisto senza mettere a rischio i risparmi. Ad una prima occhiata si nota subito come il rendimento maggiore sia quello offerto dai Buoni dedicati ai minori. Il Buono può essere sottoscritto da un genitore, nonno, zio e intestato ad un minore.
Dato che il rendimento è del 4% per un periodo di possesso di 16, 17, 18 anni, se il bimbo è oggi molto piccolo il capitale sarà raddoppiato alla scadenza. In generare i rendimenti vanno da un minimo del 2,50% per 1 anno e sei mesi di possesso al 4% di 16 ai 18 anni. Tra i rendimenti migliori, poi, il Buono Ordinario con il 2,25% e durata di 20 anni. Investendo oggi 5 mila euro, ad esempio, alla scadenza il valore sarà di 7.454,77 euro.
Molto interessante, poi, il Buono Premium dedicato, però, solo ai titolari di Libretto Postale che apporta nuova liquidità. Il rendimento è del 2,50% e la durata è di un anno. A distanza di 12 mesi i 5 mila euro saranno diventati 5.109,37 euro. Con il 2,50% il Buono Rinnova Prima è tra i prodotti con migliore rendimento. Ha durata di 4 anni e si rivolge a chi ha un Buono in scadenza e vuole rinnovarlo.