In condominio ci sono mobili e oggetti che (in alcune situazioni) sono proprio vietati. Ecco cosa conviene sapere per non avere guai.
Chi vive in un condominio lo sa bene: la vita condominiale non si svolge all’insegna dell’anarchia ma è disciplinata da una serie di regole ben precise. Mai questo principio generale si impone con forza come quando si tratta di condividere gli spazi comuni a tutti gli inquilini.
Certo: sarebbe bello che una cultura della collaborazione e del rispetto reciproco germinasse spontaneamente dagli animi, ma un’esperienza fin troppo lunga (coincidente, potremmo dire, con la storia dell’umanità) ci ha da tempo immemore insegnato che è vano aspettarsi troppo dagli sconosciuti. Da qui l’esigenza di stabilire regole uguali per tutti.
Insomma: in condominio non si può fare tutto quel che si vuole. Per cominciare non si possono disturbare i vicini con rumori molesti – vale a dire quelli che superano la soglia della “normale tollerabilità” – soprattutto negli orari previsti dalle regole condominiali. Adesso c’è una novità che riguarda i mobili e gli oggetti vietati in condominio.
Mobili e oggetti vietati in condominio: la sentenza della Cassazione
Tra gli spazi comuni del condominio rientra anche il pianerottolo, che a volte rischia di diventare una specie di deposito dei mobili o di oggetti voluminosi, lì posizionati da qualche condomino che evidentemente non sa dove metterli in casa. Bene, una sentenza della Cassazione ha ribadito che questa abitudine è illegittima.
In altre parole secondo la Suprema Corta non è possibile occupare il pianerottolo condominiale con mobili personali e oggetti voluminosi. I giudici hanno così deciso dopo aver esaminato il ricorso avanzato dal proprietario di un immobile contro altri due inquilini, da lui accusati di aver posizionato degli arredi su due pianerottoli condominiali.
Respinta in primo grado, la richiesta del proprietario è stata accolta in appello: i due condomini hanno dovuto così togliere i loro arredi da spazi comuni come sono generalmente considerati i pianerottoli, vista la loro funzione di collegamento indispensabile per transitare tra i piani del palazzo. È dunque vietato sistemare mobili o oggetti voluminosi sul pianerottolo.
Si può fare un’eccezione solo nel caso in cui gli oggetti siano di piccole dimensioni (come un portaombrelli, un vaso ornamentale o uno zerbino ad esempio) e se la collocazione è temporanea e delimitata a un breve periodo. Niente da fare per arredi più ingombranti come comodini o tavoli.
Nemmeno mettersi d’accordo tra singoli condomini basta a “aggirare” quanto previsto dall’art. 1102 del Codice Civile, che riconosce a tutti i condomini il diritto di usufruire degli spazi comuni del palazzo. La legge considera i pianerottoli proprietà comune di tutti i condomini: solo una decisione collettiva da parte dell’assemblea condominiale può (con voto unanime) decidere diversamente quanto alla destinazione d’uso.