Le candele profumate tanto usate nel periodo natalizio sono pericolose per la nostra salute? Ecco cosa dicono gli esperti.
Nel periodo delle festività natalizie le candele profumate sono una presenza praticamente assicurata. Ma non sono pochi quelli che richiamano l’attenzione sui possibili rischi per la salute e per l’ambiente. La preoccupazione nasce dalle reazioni chimiche che si verificano al momento dell’accensione, dalle fragranze e dai coloranti artificiali.
Soprattutto le candele realizzate con cera di paraffina durante la combustione rilasciano COV, vale a dire composti organici volatili che comprendono sostanze chimiche come toluene e benzene, conosciute per i loro potenziali effetti nocivi in primo luogo le irritazioni respiratorie. Ma sono davvero pericolose le candele profumate? Rappresentano realmente una minaccia nascosta e silente in grado di compromettere la nostra salute? Gli esperti cercano di fare chiarezza sul punto.
Candele profumate, davvero sono pericolose? Parola agli esperti
A giudizio di Sobia Farooq, pneumologa e docente associata presso il Lerner College of Medicine della Cleveland Clinic, ancora non è disponibile un numero sufficiente di studi tale da portare alla conclusione univoca che le candele contenenti paraffina rappresentino una minaccia per la salute. Tuttavia, avverte l’esperta, i rischi non mancano.
I due composti rilasciati durante la combustione, toluene e benzene, sono rispettivamente una neurotossina capace di dare vertigini e mal di testa (o anche effetti più seri in caso di prolungata esposizione) e un noto cancerogeno collegato a malattie del sangue come la leucemia in caso di esposizione a lungo termine. Può anche provocare irritazioni respiratorie quando viene inalato.
I rischi, spiega Farooq, dipendono da una molteplicità di fattori: dal tipo e dalla qualità della candela profumata, dalla frequenza e dalla durata dell’accensione. Ma contano anche il flusso d’aria nello spazio in cui viene accesa la candela e le condizioni di salute delle persone. L’uso di queste candele va limitato al massimo per chi soffre di asma, bronchite cronica o altre patologie respiratorie.
Ci sono anche giudizi più drastici, come quello di Sarah Evans, professoressa associata di medicina ambientale e scienza del clima presso la Icahn School of Medicine al Mount Sinai. Alla CNN la dottoressa Evans ha fatto riferimento a diversi studi sulle emissioni delle candele profumate in ambienti controllati e nelle abitazioni. Queste ricerche hanno dimostrato che l’accensione delle candele «contribuisce alla scarsa qualità dell’aria e aumenta il rischio di esposizione per inalazione a sostanze chimiche preoccupanti».
Chi non vuole rinunciare alle candele profumate farà bene perciò a adottare alcune precauzioni come usare candele al 100% naturali realizzate con cera di soia, cera d’api o stearina, meglio se con stoppini in cotone o legno, evitando le candele colorate o troppo profumate che potrebbero rilasciare i famigerati COV.
Indispensabile anche areare gli spazi. Non sarà male nemmeno prendere in considerazione soluzioni alternative come i vaporizzatori di oli essenziali, meno rischiosi anche se non completamente privi di effetti collaterali.