Brutta sorpresa su l’importo della tredicesima: Natale rovinato per molte famiglie

Tredicesima ridotta per alcuni lavoratori dipendenti. L’importo della mensilità aggiuntiva sarà più basso, scopriamone il motivo.

Capire come viene calcolata la tredicesima è importante per sapere quale sarà l’importo che a breve si riceverà ed evitare brutte sorprese. C’è chi dovrà essere consapevole che riceverà meno soldi di quanto preventivato.

Uomo preoccupato e soldi
Brutta sorpresa su l’importo della tredicesima: Natale rovinato per molte famiglie (Queenmakeda.it)

La tredicesima è una mensilità aggiuntiva rispetto lo stipendio che arriva come un regalo di Natale per i dipendenti. Nel 2024 si aggiungerà un nuova sorpresa, il Bonus Natale dal valore di 100 euro a condizione che gli aventi diritto ne abbiano fatto richiesta. I beneficiari di questa misura introdotta per l’anno in corso sono i lavoratori con almeno un figlio a carico e reddito inferiore a 28 mila euro nel 2024.

Il Bonus viene erogato previo invio di un’autodichiarazione in cui l’interessato attesta di soddisfare i requisiti. Le entrate, dunque, si faranno più cospicue per alcuni italiani in questo mese di dicembre. Stipendio, Bonus di Natale e tredicesima, ottima opportunità per mettere da parte dei risparmi oppure per pagare spese improvvise o saldare debiti. La tredicesima ha quasi lo stesso valore della retribuzione mensile rappresentando, dunque, un grande aiuto. Non sarà così per tutti i lavoratori. C’è chi riceverà un importo ridotto.

Tredicesima ridotta: come calcolare l’importo

L’importo della tredicesima dipende dalla retribuzione contrattuale, dalla distribuzione oraria dell’attività lavorativa e dalle voci di salario variabili nella busta paga. Per calcolare la mensilità aggiuntiva bisogna moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati e dividere per dodici. Al risultato si devono sottrarre le ritenute fiscali e previdenziali.

Mesi dell'anno
Tredicesima ridotta: come calcolare l’importo (Queenmakeda.it)

Solo chi ha lavorato tutti e dodici i mesi dell’anno potrà ricevere una tredicesima di importo quasi pari allo stipendio. Chi, invece, ha iniziato a lavorare nel corso dell’anno vedrà ridurre la cifra in base ai mesi lavorati. Per conteggiare un mese pieno si dovrà aver lavorato almeno quindici giorni. Lo stesso discorso si può fare per i pensionati. Il taglio sarà inevitabile per chi è andato in pensione nel corso dell’anno. Ricordiamo che sulla tredicesima non maturano detrazioni IRPEF per lavoro dipendente né carichi di famiglia.

Queste voci del salario, dunque, non concorreranno a formare l’importo della mensilità aggiuntiva. Al contrario verranno conteggiati gli scatti di anzianità, l’indennità di contingenza, il trattamento di vacanza, le indennità di mansione e altre voci. Rientrano anche i periodi coperti da contributi figurativi (malattia, maternità, infortunio, congedo matrimoniale, riposi per allattamento) mentre sono esclusi straordinari e ferie non godute.

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