Il dubbio di alcuni cittadini riguarda il pagamento del Canone RAI con la casa sia disabitata e l’utenza attiva. Occorre fare delle puntualizzazioni.
Il Canone RAI è una tassa che tutti i cittadini in possesso di un apparecchio in grado di ricevere i canali del digitale terrestre devono corrispondere tramite la bolletta della luce o modello F24. Ci sono casi in cui l’obbligo non vige.
Nel 2024 l’importo del Canone RAI è sceso a 70 euro ma nel 2025 tornerà ad essere di 90 euro. Lo sconto non è stato confermato nella nuova Manovra che dovrebbe essere pubblicata definitivamente entro il 18 dicembre. Per confermare il taglio sarebbero stati necessari 400 milioni di euro. Queste risorse sarebbero comunque state prese dai cittadini spalmate in altri imposte. Di conseguenza la riduzione sarebbe stata inutile.
A gennaio, dunque, torneremo a pagare il Canone nella bolletta della luce – dieci rate da nove euro – evitando ancora una volta di seguire la direttiva europea che vorrebbe fuori dalla fattura ogni voce non direttamente pertinente con l’energia elettrica. Il rischio di evasione togliendo la tassa dalla bolletta, però, è giudicato troppo alto e, di conseguenza, l’associazione Canone RAI-utenza elettrica continuerà ad esserci.
Casa disabitata, si paga il Canone RAI?
Sappiamo che il Canone RAI non è dovuto solo se si è diplomatici militari stranieri, over 75 con reddito fino a 8 mila euro e se non si ha in casa un televisore. La tassa, infatti, riguarda proprio il possesso di un apparecchio utilizzabile per ricevere le trasmissioni televisive e presume che chi sia in possesso di un’utenza elettrica attiva possieda anche un televisore. Non conta, poi, se la tv viene usata oppure no, potrebbe anche essere riposta nel ripostiglio ma se funzionante il Canone va pagato.
Vale anche per una casa disabitata, diversa dall’abitazione principale (la casa per le vacanze, ad esempio)? Secondo la normativa il pagamento da parte del nucleo familiare va effettuato una sola volta. Significa che la tassa non si paga su tutti gli immobili posseduti. Se già si versa per l’abitazione principale non si dovrà corrispondere per un altro immobile disabitato di proprietà.
Attenzione, questa norma vige solo se l’intestatario del contratto per l’energia elettrica della seconda casa è lo stesso dell’abitazione principale. Se la casa disabitata ha un secondo componente del nucleo familiare intestatario dell’utenza elettrica allora bisognerà presentare un’auto dichiarazione in cui si comunica che il Canone è pagato già da un altro membro del nucleo altrimenti bisognerà pagare l’imposta. Oppure si potrà dichiarare di non possedere un televisore nella seconda casa. Solo in questi due casi il Canone non sarà dovuto.
