Nel 2025 sono previste diverse misure in aiuto dei disoccupati. La guida completa dei bonus con i relativi importi.
Nonostante i buoni numeri in materia di occupati -con un tasso di disoccupazione che ha raggiunto secondo gli ultimi dati Ocse di Ottobre il 5,8% rispetto al 6,2% di inizio anno- e un quadro indubbiamente ottimistico con il dati più bassi dal 1983 resta comunque un quadro di incertezza per chi non è riuscito a trovare un’occupazione e ancor più per le diverse vertenze sul tavolo del Ministero del Lavoro.
Incertezze che hanno spinto il Governo a mettere in pratica una serie di aiuti ed incentivi rivolti proprio ai disoccupati. In primo luogo si lavora chiaramente ad abbassare ancora di più il tasso di disoccupazione attraverso gli incentivi all’occupazione, ma di converso si cerca anche di aiutare chi non riesce ad immettersi nel mondo del lavoro.
Incentivi e bonus per disoccupati, la guida completa per il 2025
Cerchiamo intanto di definire meglio il concetto di disoccupazione in Italia. È considerato tale chiaramente chi non ha un impiego, ma anche chi pur avendolo non ha un reddito annuo superiore a 8.500 euro nel caso di lavoro dipendente e 5.500 nel caso di lavoro autonomo. Detto questo si chiarisce intanto perché molti incentivi sono previsti anche per coloro che un lavoro ce l’hanno.
Il più importante degli aiuti ai disoccupati resta la Naspi, riservato ai lavoratori licenziati che hanno alle spalle almeno 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni dalla richiesta. Spetta in questo caso un’indennità del 75% dello stipendio medio percepito, viene poi erogata per un periodo pari alla metà delle settimane contributive maturate in appunto 4 anni.
L’indennità Dis-Coll; è simile alla Naspi ma è riservata ai collaboratori coordinati e continuativi in caso di cessazione di uno o più collaborazioni. Rientrano in questa categoria anche assegnisti e dottorandi con borsa di studio. Il requisito indispensabile è di aver maturato 1 mese di contributi nella Gestione separata INPS. Il calcolo dell’importo spettante è simile alla Naspi.
C’è poi il sostegno al reddito Sar. Si tratta di un aiuto erogato da Formatemp e spetta ai lavoratori che hanno avuto contratti di somministrazione e soddisfano almeno uno dei diversi requisiti richiesti: disoccupazione per almeno 45 giorni e con almeno 110 giorni di lavoro maturati oppure disoccupazione da almeno 45 giorni e completamento della procedura MOL. In questo caso il bonus previsto è di 1.000 euro.
Infine, c’è l’indennità di disoccupazione agricola e, come lascia intendere il nome, è riservata ai lavoratori dipendenti del settore agricolo. In questo caso spetta un’indennità pari al numero di giornate lavorate per un limite massimo di 365 giorni.
Per le politiche attive volte all’occupazione si segnala invece la riconferma Supporto formazione lavoro. È riservato a coloro che sono nella condizione di poter lavorare e hanno un ISEE inferiore a 6.000 euro e prevede la partecipazione a corsi di formazione e orientamento che sono rimborsati con 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi.