Il 2025 si apre con un brutto colpo per molti lavoratori: presto si pagheranno più tasse e quindi si guadagnerà di meno rispetto agli anni precedenti.
Le recenti news di economia arrecano forte preoccupazione. Le famiglie nutrono timore a che il proprio bilancio si modifichi, precipitando inesorabilmente, magari a causa di nuove disposizioni. In effetti la Manovra 2025 ancora deve essere approvata in ogni sua parte e già si vociferano minacciosi cambiamenti.
I bonus, quindi le agevolazioni edilizie, le aliquote infine le imposte, costituiscono tutti oggetto di interesse del Governo su cui attualmente sta lavorando. Ogni tanto sopraggiunge qualche novità ma, ugualmente, non si tratta di liete novelle, per buona parte dei soggetti contribuenti.
A riguardo, negli ultimi giorni, si parla frequentemente di una notizia scioccante che coinvolge numerosi lavoratori: dal prossimo anno aumenterà la tassazione e, conseguentemente, pochi soldi entreranno in busta paga. Parrebbe un controsenso eppure rischia di trasformarsi in una triste realtà. I dettagli.
Cambia tutto nel 2025, più tasse e meno stipendi: le ultime novità
Come anzidetto poco sopra, qualcuno rischierà di trovarsi in gravi difficoltà fra qualche tempo. Il pericolo è tangibile e sempre più vicino: maggiori le imposte da versare, dunque meno entrate. Soprattutto tale discorso vale per alcuni lavoratori, questi ultimi costretti a sperare che la botta non sia troppo dolorosa.
Ebbene, innanzitutto si voglia specificare che la Legge di Bilancio 2025 non prevede alcuna tassa in più quindi significa che non verranno aggiunte ex novo ulteriori imposte. Ma cambia un certo tipo di meccanismo tale per cui è come se queste si generassero, seppur implicitamente, andando persino ad aumentare.
Specialmente due le modifiche che interessano i cittadini portandoli a pagare in misura sempre maggiore:
- il cambiamento inerente le detrazioni per i figli a carico;
- il taglio per le detrazioni sulle spese sostenute.
In quest’ultimo caso chi ci rimetterà saranno i titolari di redditi più alti con famiglie poco numerose. Oltretutto, a seguito dell’applicazione del quoziente familiare per il diritto alla detrazione, qualcuno si troverà a versare più IRPEF con la Dichiarazione dei Redditi 2026. Tra l’altro è stata introdotta una ‘soglia base’ per gli sconti fiscali destinata a coloro che guadagnano +€ 75.000:
- per redditi fino a € 75.000 la situazione rimane invariata;
- per redditi tra € 75.000 e 100.000 la soglia limite è fissata a € 14.000;
- per redditi superiori a € 100.000 la detrazione base è di € 8.000.
Ai limiti previsti si aggiunge un coefficiente moltiplicatore, variabile per il numero dei figli a carico:
- 0 figli – 0,50;
- 1 figlio – 0,70;
- 2 figli – 0,85;
- più 2 figli o almeno 1 figlio con disabilità – 1.
Il taglio delle detrazioni per i figli a carico, invece, mostrerà i propri effetti a partire dal 1° gennaio 2025. Orbene, queste verranno eliminate per i figli over 30, perdendo, così, il diritto di poter detrarre le spese per loro sostenute. Diverso è il discorso per i figli portatori di handicap nei cui confronti non esiste alcun limite di età, anzi la detrazione si somma all’importo dell’assegno unico universale.