Quando verranno pagate le pensioni di gennaio? Con il nuovo anno in molti riceveranno una brutta sorpresa: ecco cosa accadrà.
Solitamente le pensioni vengono erogate il primo giorno bancabile del mese. Tuttavia, potrebbero sempre esserci delle eccezioni e dei cambiamenti nel calendario. L’1 dicembre, per esempio, è caduto di domenica facendo slittare il pagamento delle prestazioni al giorno successivo. Anche a gennaio ci saranno delle variazioni, non solo per quanto riguarda la data ufficiale in cui i pensionati potranno ottenere il loro assegno: in molti, infatti, riceveranno una brutta sorpresa.
A dicembre, come anticipato, il pagamento delle pensioni è avvenuto il 2 – anziché nel primo giorno bancabile del mese. Coloro che ritirano le prestazioni recandosi presso gli uffici di Poste Italiane, hanno seguito (come di consuetudine) il calendario che procede con l’assegnazione della data in cui poter ricevere la pensione a seconda del cognome dei contribuenti.
Cosa aspettarsi, invece, con l’arrivo del nuovo anno? Nemmeno a gennaio i pensionati riceveranno le loro prestazioni l’1 del mese, dato che è un festivo. Il primo giorno bancabile, quindi, è il 2. Tuttavia bisognerà attendere venerdì 3 per l’accredito, poiché la normativa prevede che l’erogazione delle pensioni a gennaio avvenga il secondo giorno bancabile.
Pensioni gennaio, arrivano pessime notizie per il 2025
Questa non è l’unica variazione che interesserà le pensioni di gennaio. Molti contribuenti, infatti, riceveranno una brutta sorpresa a inizio 2025. Tutto ciò è dovuto alle addizionali regionali e comunali a saldo per il 2024, che verranno applicate sul cedolino del mese prossimo. A queste si aggiunge il ricalcolo a consuntivo delle ritenute relative al 2023, che coinvolge sia l’Irpef che le addizionali.
L’Inps procede con un confronto tra l’importo totale delle prestazioni pensionistiche di cui il contribuente ha beneficiato e le imposte versate durante l’anno. Qualora l’ente dovesse provare che quanto dovuto dal pensionato sia al di sopra delle trattenute, potrà recuperare il denaro mancante ottenendo la differenza tramite le pensioni di gennaio e febbraio del 2025.
Nel caso in cui le imposte siano equivalenti o superiori all’importo del rateo in pagamento, la pensione può essere addirittura azzerata. Una situazione sicuramente non auspicabile, la quale vede coinvolti i pensionati che – nel 2024 – hanno ricevuto più denaro di quanto era stato previsto dall’Inps.
Di conseguenza, l’ente ha inizialmente calcolato delle imposte minori rispetto a quelle che i contribuenti avrebbero dovuto versare. Da qui la necessità di recuperare la differenza sulle prestazioni in arrivo nei primi due mesi dell’anno prossimo. I pensionati interessati avranno comunque la possibilità di rateizzare la procedura in determinati casi.
Per il 2025, ad ogni modo, non ci sono solamente brutte notizie. Sul cedolino di gennaio, infatti, ci saranno degli aumenti – seppur molto lievi – dovuti alla rivalutazione. Si tratta della procedura che porta all’adeguazione della prestazione in base al costo della vita, prendendo in considerazione il tasso di inflazione. Sui prossimi assegni verrà applicata una percentuale pari allo 0,8%.