Tra pochi giorni arriverà la tredicesima ai lavoratori e ai pensionati, ma ci sono delle novità sull’importo, analizziamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Ci sono novità sulla tredicesima del 2024 e da gennaio 2025, sostanzialmente cambiano gli importi. Si tratta di una conseguenza delle ultime decisioni del Governo. La tredicesima è una mensilità aggiuntiva erogata prima delle festività natalizia dal datore di lavoro per i dipendenti e dall’INPS per i pensionati.
La novità della tredicesima 2024 riguarda la mancanza del taglio del cuneo fiscale in busta paga. Si applicherà la ritenuta ordinaria per il 2024, mentre, il meccanismo subirà un cambiamento nel 2025.
Pagamento tredicesima 2024: le ultime novità sull’importo
La mancanza del taglio del cuneo fiscale in busta paga comporta una mensilità aggiuntiva con un importo ridotto rispetto allo stipendio. Inoltre, non si applicheranno le detrazioni (TUIR, articolo 13, comma 3) e non è presente nemmeno lo sconto contributivo.
A limitare questa situazione, per molti dipendenti scatterà quest’anno, il bonus Natale di 100 euro in busta paga. La tredicesima del 2024 si calcolerà come le regole dell’ultima Manovra, e sono le stesse del 2023.
Quest’anno, quindi, la mensilità aggiuntiva non sarà calcolata con il taglio contributivo, si tratta di una decontribuzione con uno sconto fino al 7% sulla trattenuta INPS. La tredicesima, come già accennato, sarà calcolata in modo ordinario. La manovra, ha previsto delle riduzioni in base al reddito del dipendente: la riduzione di sei punti sulla contribuzione a carico dei lavoratori dipendenti con un reddito complessivo fino a 35mila euro. La riduzione arriva a sette punti per chi ha un reddito complessivo di 25mila euro. Questo comporta in media un aumento di cento ero al mese. Ricordiamo che il lavoratore non è penalizzato ai fini della pensione, in quanto la riduzione sarà compensata dallo Stato.
La Manovra 2024, prevede che l’esonero contributivo, non intacchi la tredicesima (sul rateo mensile). Cambia il meccanismo da gennaio 2025 in quanto la decontribuzione si trasforma in defiscalizzazione, questo comporterà un impatto sulla retribuzione lorda annua.
La mensilità aggiuntiva (tredicesima) è corrisposta per intera se il lavoratore ha prestato l’attività lavorativa per un intero anno (dodici mesi di presenza). Se il lavoratore ha lavorato meno di un anno, la tredicesima sarà calcolata sui mesi di effettivo lavoro. Ai fini del calcolo i permessi fruiti per legge 104, sono considerati nel calcolo della mensilità aggiuntiva, a differenza del congedo straordinario di due anni per assistere un familiare con handicap grave, che non prevede il computo ai fini della maturazione del rateo mensile della mensilità aggiuntiva.