Demenza: scoperti i cibi che aumentano la probabilità di ammalarsi

Strano a dirsi ma esistono dei cibi che se consumati spesso possono aumentare la possibilità di contrarre la demenza.

Non è così facile definire la demenza come condizione perché ha molte sfaccettature. Si manifesta in circa il 5% delle persone che hanno superato i 65 anni, e man mano che l’età aumenta la percentuale cresce. Il primo fattore di rischio che predispone a questa condizione infatti è l’anzianità, e data l”aspettativa di vita maggiore le donne risultano più colpite degli uomini.

Donna anziana al bar
Demenza: scoperti i cibi che aumentano la probabilità di ammalarsi. – (queenmakeda.it)

La demenza di per sé consiste in un declino delle funzioni cognitive, a partire dalla memoria sia a breve che a lungo termine. Seguono difficoltà nel riconoscere amici e parenti, problemi a svolgere azioni quotidiane e incapacità di programmazione delle attività. In molti casi chi soffre di questa condizione mostra sintomi simili all’Alzheimer, perché peggiora con il tempo.

Senza spaventarsi subito di fronte a questo scenario, non tutti in età anziana soffrono di demenza. Ci sono infatti delle abitudini che possono accentuare la predisposizione di ciascuno, a partire dall’alimentazione. Una dieta sana spesso è la miglior forma di prevenzione verso la maggior parte delle patologie, mentre alcuni cibi se consumati regolarmente possono avere l’effetto contrario.

I cibi che provocano infiammazione cronica

C’è una condizione chiamata infiammazione cronica dell’organismo che risulta essere il principale nemico della memoria e delle funzioni cerebrali. A produrla spesso è la dieta che si segue, e una ricerca pubblicata sulla rivista medica Alzheimer’s & Dementia ha voluto vederci chiaro. Così ha analizzato l’incidenza di questo disturbo su 1.487 persone di età superiore ai 60 anni.

Cibo fast food
I cibi che provocano infiammazione cronica. – (queenmakeda.it)

Di questi pazienti quelli che hanno sviluppato la demenza avevano regimi alimentari che predisponevano all’infiammazione cronica. Secondo i dati perciò un’alimentazione sbagliata porta a una probabilità di ammalarsi che supera dell’84% quella di chi segue una dieta sana. In particolare il problema principale sarebbe la carenza di fibre e di sostanze antiossidanti.

Scendendo più nel dettaglio, bisognerebbe ridurre al minimo il consumo di bevande zuccherate, cibi fritti e carni processate. Lo stesso discorso vale per i cibi pronti che si comprano al supermercato, la carne rossa, i carboidrati raffinati e i grassi idrogenati. In sintesi, tutti i cibi delle maggiori catene di fast food è meglio scordarseli.

Gli alimenti che invece si dimostrano amici della salute del sistema nervoso sono le verdure a foglia verde e la frutta fresca, compresa quella a guscio. A burro e margarina meglio preferire l’olio d’oliva, oltre ad aumentare il consumo di pesce.

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