Un piccolo dettaglio sul parabrezza dell’auto ma tutt’altro che insignificante: campanello d’allarme qualora lo si notasse e chiamare subito la Polizia.
Negli ultimi anni la criminalità ha raggiunto livelli preoccupanti, in particolare nelle città metropolitane. A sostegno di tale affermazione, la classifica stilata da Il Sole 24 Ore vedrebbe spiccare tra le prime posizioni Milano e Roma per il numero delle denunce presentate alle autorità competenti.
Il reato più comune, perché maggiormente frequente soprattutto in Italia, risulta il furto d’auto. Tecniche perfezionate da bande di ladri, particolarmente organizzati, pronti a colpire nonché neutralizzare la vittima. Scaltrezza e rapidità rendono questi delinquenti sempre più abili anche se, alla fine, la giustizia prevale.
Soprattutto si voglia richiamare l’attenzione riguardante una nuova tipologia truffaldina che pone in allarme molti automobilisti: la presenza di un dettaglio sul parabrezza, ma attenzione perché in quel caso bisogna solamente mettere in moto la macchina e fuggire a tutta velocità, senza voltarsi indietro.
Furto d’auto in azione se la si trova sul parabrezza: come evitare il pericolo
Stato di massima allerta tra le Forze dell’Ordine affinché aumenti il servizio di vigilanza per le vie delle città. Non a caso gli abitanti stessi chiedono maggiore tutela per la propria incolumità, in quanto scarseggia la sicurezza. Una situazione molto delicata su cui necessariamente si deve intervenire.
Ebbene, il fenomeno in Francia è sempre più in crescita – si teme, oltretutto, possa arrivare anche in Italia. Trattasi del ‘trucco della banconota da 50 euro’ consistente nel lasciare 50 euro, per l’appunto, sul parabrezza, così da distrarre il proprietario dell’auto, una volta salito e provveduto alla sua accensione.
Infatti il denaro (o altri oggetti quali fogli di carta oppure piccoli gadget) funge da manovra insidiosa affinché la vittima stessa cada nella trappola. Difatti, attirata dall’intruso sul proprio parabrezza, scende dall’auto permettendo inconsapevolmente ai ladri di rubargliela attraverso le chiavi ancora inserite nel quadro di accensione medesimo.
Si organizzano dei veri e propri appostamenti, studiando preliminarmente il territorio circostante per colpire direttamente in un secondo momento. Come anzidetto, la zona d’oltralpe dell’Alta Garonna è quella presa più d’assalto sebbene, ormai, stia interessando tutto il Paese. Un consiglio? Semplicemente non fermarsi.
Qualsiasi oggetto si rinvenga sul proprio veicolo, ignorare e scappare, non lasciando così spazio a terzi di agire. C’è rischio che questa truffa possa estendersi anche in Italia? Si, data la vicinanza e la similarità culturale a cui si aggiunga la fantasia del criminale nell’escogitare tecniche sempre nuove, inizialmente infallibili.