Molti hanno l’abitudine di rimandare regolarmente la sveglia al mattino per dormire qualche minuto in più. Ma è una buona prassi? Uno studio rivela come stanno le cose.
Per tanti di noi la sveglia è un indispensabile aiuto per alzarsi di buon mattino e cominciare la giornata lavorativa. A volte – quasi sempre in realtà – però il risveglio mattutino non è precisamente il nostro desiderio più intenso. Così per rendere meno traumatico il tutto e rimanere un altro po’ sotto le coperte si rimanda la sveglia di qualche minuto.
Insomma, alzi la mano chi non fa parte del pigro mondo degli snoozer, come vengono chiamati nei Paesi di lingua inglese i sonnecchiatori che non disdegnano di farsi un sonnellino dopo il suono della sveglia. Difficile resistere alla tentazione di zittire la sveglia per dormire ancora un po’ e rigirarsi ancora nel caldo avvolgente delle coperte.
Ma schiacciare un pisolino per rimanere ancora qualche minuto tra le braccia di Morfeo è davvero una scelta saggia? Se n’è occupato uno studio dell’Università di Notre Dame, che ha indagato l’abitudine di premere il pulsantino della sveglia per posticipare l’alzata dal letto. La ricerca ha svelato una nuova realtà sulle conseguenze di questo semplice gesto quotidiano sul nostro organismo.
Rimandare sempre la sveglia al mattino fa bene alla salute? La risposta degli scienziati
Il problema della pratica dello “snoozing” al mattino è che questa abitudine non porta agli esiti che teoricamente dovrebbe produrre, ossia a un risveglio meno traumatico. Lungi dal facilitare il risveglio, secondo i ricercatori rimandare la sveglia rischia di traumatizzarci ancora di più. E questo per un motivo ben preciso.
Posporre la sveglia infatti interrompe il ciclo naturale del sonno provocando la cosiddetta “inerzia del sonno”. A tutti sarà capitato di sperimentare una prolungata condizione di intontimento, una stanchezza che si protrae ostinatamente lungo l’arco di tutta la giornata. È un effetto dello “snoozing” che altera gli stadi naturali del sonno con effetti deleteri per la salute.
Posporre la sveglia ci farà guadagnare magari cinque minuti di sonno in più. Ma questa pratica ha un prezzo: ci fa iniziare un nuovo ciclo del sonno che giocoforza non avrà il tempo di completarsi. Il problema, suggeriscono i Centers for Disease Control americani, forse allora è un altro: che non dormiamo abbastanza. Si stima che un americano su tre non dorma il giusto numero di ore.
Un sonno appagante – tra le 7 e le 9 ore a notte negli adulti sani – non renderà necessari i famosi cinque minuti di riposo in più. Oltre a riposare un sufficiente numero di ore, per stare in salute serve anche una buona igiene del sonno. Come ad esempio dormire in una stanza silenziose, buia e con una temperatura confortevole.
Assolutamente vietato poi assumere alcolici prima di andare a dormire. È anche consigliabile evitare di fare un pasto abbondante alla sera e spegnere i telefonini o qualsiasi altro strumento tecnologico almeno un’ora prima di coricarsi per la notte.