E se i pannelli solari fossero già stati sorpassati da una tecnologia energetica più innovativa? L’ultima novità arriva dalla Cina.
Molto spesso sentiamo parlare di transizione energetica, di energia pulita o di sostenibilità. D’altronde stiamo attraversando un periodo di grave cambiamento climatico e la necessità di ridurre le emissioni di gas serra si fa sempre più evidente davanti ai nostri occhi.
Le aziende energetiche o le autorità governative (vedi le direttive dell’Unione Europea in materia di Green Deal) si stanno dunque impegnando nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie green. Sia a livello nazionale e internazionale che individuale.
Ad oggi sono numerose le possibilità che abbiamo a disposizione per rendere le nostre case più green: pensiamo ad esempio ai pannelli fotovoltaici, alle piastrelle fotovoltaiche o alle tegole che sfruttano la stessa tecnologia. Pensiamo poi al riscaldamento a pavimento o alla carta da parati elettrica, pensati per scaldare gli ambienti in modo efficiente e risparmiando quanta più energia possibile.
E se invece dei pannelli fotovoltaici potessimo sfruttare una finestra fotovoltaica? La tecnologia arriva dalla Cina
E ora un’ulteriore novità proveniente dalla Cina potrebbe dare una svolta alla gestione dell’energia domestica. Gli scienziati dell’Università di Hunan e dal Laboratorio Chiave per la Sicurezza degli Edifici e l’Efficienza Energetica del Ministero dell’Istruzione cinese, infatti, hanno messo a punto un rivoluzionario tipo di finestra, pensata per generare energia elettrica e calibrare la quantità di radiazione solare che entra negli edifici.
Lo studio, pubblicato su Applied Energy, è frutto di lunghi mesi di progettazione e di test. Durante lo scorso periodo estivo (da maggio a ottobre) queste finestre di ultima generazione sono state testate in 4 grandi città cinesi, dando risultati a dir poco interessanti. Ma come funzionano queste finestre intelligenti?
La tecnologia usata sfrutta delle celle di silicio cristallino e un film elettrocromico, che si scurisce al contatto con la luce solare (un po’ come succede con le lenti fotocromatiche, per intenderci). Questa finestra formata da ben 5 strati, dunque, svolge un doppio ruolo. Da una parte produce energia solare e dall’altra regola la luce all’interno degli edifici.
Questa tecnologia potrebbe risultare fondamentale per rendere i nostri edifici (sia pubblici che privati) efficienti e sostenibili da un punto di vista energetico. I test, d’altronde, parlano chiaro: si è registrato un miglioramento delle prestazioni energetiche del 55,5% rispetto a una finestra tradizionale. Dobbiamo solo attendere che questa tecnologia venga prodotta e sfruttata su larga scala!