Sei ubriaco e vai a piedi per non guidare? Attento alle multe! In auto invece c’è una scappatoia un po’ “avventurosa”
Ci sono poche cose che hanno fatto discutere quanto sta facendo discutere il nuovo codice della strada che porta la firma di Matteo Salvini. Su alcuni punti si è scatenata una polemica feroce, anche in virtù dei vari episodi di cronaca che si sono succeduti nelle scorse settimane.
Hai mai pensato che fare la scelta giusta potesse trasformarsi in un guaio? È quello che è successo a un ragazzo di Genova lo scorso 28 dicembre, in una vicenda che sembra uscita da un manuale di paradossi legislativi. Dopo una serata movimentata in discoteca, il giovane ha deciso di lasciare la macchina parcheggiata e di tornare a casa a piedi. Una scelta di buon senso, si potrebbe dire. Eppure, questa prudenza gli è costata cara: una multa di 102 euro per ubriachezza in luogo pubblico.
Il giovane, visibilmente alticcio, è stato fermato dai carabinieri mentre camminava lungo l’Aurelia, nel tratto tra Cavi di Lavagna e Chiavari, in provincia di Genova. Barcollava, aveva gli occhi rossi e parlava con la bocca impastata, segni inequivocabili di qualche cocktail di troppo. Nonostante fosse a piedi – quindi non rappresentava un pericolo al volante – i carabinieri hanno applicato l’articolo 688 del codice penale, che prevede una sanzione per chi si trova in stato di ubriachezza manifesta in un luogo pubblico o aperto al pubblico. Risultato? Una multa che va dai 51 ai 309 euro, e al ragazzo è stata applicata la cifra minima aumentata di pochi euro.
La cosa curiosa? Nonostante il buon senso lo avesse portato a non guidare, la legge ha comunque trovato un modo per punirlo. Un episodio che non ha mancato di generare polemiche, e probabilmente continuerà a far discutere.
Questo caso ci riporta al paradosso delle regole introdotte dal nuovo Codice della Strada. Se il giovane avesse deciso di sedersi in auto per aspettare che l’alcol passasse, non avrebbe ricevuto alcuna multa. La Cassazione, infatti, ha stabilito che l’interno di un’autovettura non è considerato un luogo pubblico, ma uno spazio “esposto al pubblico”. Questo significa che, a meno di non accendere il motore, il semplice stare in macchina, anche da ubriachi, non è sanzionabile.
La contraddizione è evidente: camminare a piedi può portare a una multa, mentre rifugiarsi in macchina ti mette al riparo da sanzioni. Eppure, l’auto, se usata male, può rappresentare un pericolo molto più grande.
L’episodio di Genova non è un caso isolato, ma una conseguenza diretta di una normativa che sembra ignorare alcune dinamiche della realtà. L’articolo 688 del codice penale è pensato per scoraggiare comportamenti pericolosi in luoghi pubblici, ma in situazioni come questa appare punitivo verso chi cerca di fare la scelta più responsabile.
C’è da chiedersi quale sia il messaggio che si vuole trasmettere. Se l’obiettivo è promuovere la sicurezza, punire chi sceglie di camminare invece di guidare sembra andare nella direzione opposta. Inoltre, episodi come questo rischiano di alimentare confusione tra i cittadini, già poco inclini a conoscere i dettagli di normative tanto specifiche.
Nonostante le contraddizioni della legge, c’è un principio che rimane valido: l’importanza della responsabilità personale. Se hai bevuto, evita di guidare, ma fai attenzione anche a come ti comporti in luoghi pubblici. Camminare barcollando o fare autostop in condizioni non ottimali può attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, con conseguenze impreviste.
Un’altra soluzione? Organizzarsi in anticipo. Un amico astemio come autista, un taxi o un servizio di car sharing possono salvarti da situazioni spiacevoli. E se decidi di rifugiarti in auto, ricordati di non accendere il motore: anche solo spostare la macchina di pochi metri potrebbe trasformarti in un trasgressore.
Questa vicenda ci lascia con una domanda aperta: non sarebbe il caso di rivedere certe normative per allinearle meglio al buonsenso? Punire chi cerca di evitare rischi sembra un messaggio sbagliato, soprattutto in un contesto in cui la sicurezza stradale dovrebbe essere una priorità assoluta.
Per ora, l’unica certezza è che le regole non sono sempre intuitive. Se hai bevuto, fai attenzione a ogni dettaglio: dove ti trovi, cosa fai e come ti muovi. Perché, a quanto pare, anche il buon senso può avere un prezzo.
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