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Quando si beve il vin brule? Tutto sul vino caldo che riempie il cuore

Il vin brulè è una bevanda che, con il suo profumo avvolgente e il calore che infonde, è diventata simbolo dell’inverno e delle feste natalizie.

Ma quando è davvero il momento giusto per gustarlo? E come si prepara? In questo articolo, scopriremo tutto quello che c’è da sapere su questa bevanda che scalda il corpo e l’anima.

Quando si beve il vin brule? Tutto sul vino caldo che riempie il cuore (Queenmakeda.it)

Il vin brulè ha radici antiche, risalenti ai tempi dei Romani, che erano soliti riscaldare il vino e arricchirlo con spezie per migliorare il suo sapore e per le presunte proprietà terapeutiche. Inizialmente, il vin brulè veniva preparato come rimedio contro il freddo e le malattie, ma ben presto si diffuse come una bevanda festiva, in particolare durante i mercatini di Natale in tutta Europa.

Oggi, il vin brulè è un elemento immancabile delle feste invernali, soprattutto in Italia, dove ogni regione lo prepara con varianti uniche, ma sempre con l’intento di offrire un caldo abbraccio in una fredda giornata di dicembre.

Il vin brulè è, senza dubbio, una bevanda tipica delle stagioni fredde. È perfetto per le giornate gelide e si abbina bene a momenti di convivialità, come i mercatini natalizi, le cene in famiglia o una passeggiata in montagna. Sebbene non ci sia una regola rigida, la tradizione vuole che si beva principalmente durante il periodo natalizio, quando il freddo si fa più intenso e l’atmosfera è più suggestiva.

Tuttavia, non c’è motivo di limitarsi ai giorni che precedono Natale: il vin brulè è ideale anche per capodanno o durante le giornate invernali in cui si desidera riscaldarsi. È una bevanda che evoca il calore domestico, un’ottima compagnia nelle serate invernali, magari davanti a un camino acceso o sotto un cielo stellato.

Come si prepara il vin brulè?

La preparazione del vin brulè è semplice ma richiede alcuni accorgimenti per ottenere una bevanda perfetta. La base del vin brulè è il vino rosso, preferibilmente corposo e di buona qualità. Evita vini troppo giovani o leggeri, poiché il calore e le spezie potrebbero compromettere il loro gusto. Un buon vino rosso robusto, come il Merlot o il Sangiovese, è l’ideale.

La preparazione inizia riscaldando il vino in un pentolino a fuoco basso, senza farlo bollire. Durante questa fase, aggiungi le spezie principali: cannella, chiodi di garofano, noce moscata, e scorza di arancia o limone. A questa miscela si possono aggiungere anche zucchero o miele per un tocco di dolcezza, oltre a qualche fetta di agrumi freschi. Alcuni amano aggiungere anche un po’ di liquore come il rum o il cognac, per arricchire ulteriormente il gusto.

Come si prepara il vin brulè? (Queenmakeda.it)

È importante non far bollire il vino: deve solo scaldarsi lentamente per permettere alle spezie di sprigionare i loro aromi senza far evaporare l’alcol. Dopo una decina di minuti, il vin brulè è pronto per essere servito, ben caldo, in tazze o bicchieri resistenti al calore.

In Italia, il vin brulè si declina in varianti regionali, a seconda delle tradizioni locali. Ad esempio, in Trentino Alto-Adige si usa aggiungere succo di mela e una leggera nota di spezie locali, mentre in Piemonte il vin brulè può essere preparato con un vino più dolce come il Moscato. Ogni famiglia ha la sua ricetta segreta, e questo rende il vin brulè ancora più affascinante e personale.

Il vin brulè è molto più di una semplice bevanda calda: è una tradizione che unisce sapori, cultura e calore umano, diventando simbolo delle festività invernali. La sua preparazione è un’arte che regala momenti di convivialità e calore, riscaldando i cuori e le mani in ogni stagione fredda. Che si beva durante una passeggiata nei mercatini natalizi o in una serata a casa, il vin brulè continua a essere una delle bevande più amate e rappresentative dell’inverno.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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