Il regista de Il Nibbio svela un particolare interessante

Il 6 marzo 2025 è uscito nelle sale italiane “Il Nibbio”, film diretto da Alessandro Tonda che racconta gli ultimi ventotto giorni di Nicola Calipari, l’alto dirigente del SISMI che sacrificò la propria vita per salvare la giornalista Giuliana Sgrena nel 2005.

In un’intervista esclusiva a YouMovies.it, il regista ha rivelato un particolare interessante: l’ansia e l’insonnia che lo hanno accompagnato nella settimana precedente alla proiezione del film.

una scena de il nibbio
Il regista de Il Nibbio svela un particolare interessante (QueenMakeda.it) Youtube Notorious Pictures

L’idea di realizzare “Il Nibbio” è nata dalla volontà di celebrare la figura di Nicola Calipari a vent’anni dalla sua morte. Tonda è stato coinvolto nel progetto dalla Notorious Pictures, con cui aveva già collaborato in passato. La sceneggiatura, scritta da Sandro Petraglia in collaborazione con Lorenzo Bagnatori, ha subito affascinato il regista per la rappresentazione di Calipari come un agente segreto atipico, lontano dagli stereotipi hollywoodiani, ma piuttosto un uomo comune che ha compiuto azioni straordinarie.

Per garantire una rappresentazione autentica e rispettosa, Tonda ha ritenuto fondamentale il coinvolgimento della famiglia Calipari, in particolare della vedova Rosa Villecco Calipari. Questo approccio ha permesso al regista e al team di entrare nella storia con la massima delicatezza, ottenendo preziose informazioni sul lato umano e familiare di Nicola. Inoltre, la collaborazione con l’agenzia dei servizi Aise (ex SISMI) ha fornito ulteriore supporto e consulenza durante la realizzazione del film.

Nel film, Nicola Calipari è interpretato da Claudio Santamaria. Tonda ha descritto la collaborazione con l’attore come un’esperienza molto positiva. Santamaria ha lavorato intensamente per conferire al personaggio una fisicità esile, evitando l’immagine del macho, e ha cercato di trasmettere le sfumature umane e calde di un uomo poco conosciuto al grande pubblico.

L’ansia pre-proiezione: un particolare interessante

Un aspetto curioso rivelato da Alessandro Tonda a YouMovies.it riguarda l’ansia provata nella settimana precedente alla proiezione del film. Il regista ha confessato di non aver dormito per sette giorni a causa della tensione e dell’emozione legate all’uscita del film nelle sale. Questa rivelazione offre uno spaccato della pressione e delle aspettative che accompagnano la realizzazione di un’opera cinematografica di tale importanza.

una scena de il nibbio
L’ansia pre-proiezione: un particolare interessante (Youtube Notorious Pictures) YouMovies.it

Per Alessandro Tonda, “Il Nibbio” rappresenta molto sia a livello personale che professionale. Ha affrontato il progetto con un grande senso di responsabilità nei confronti della famiglia Calipari e delle istituzioni, sperando che il film possa offrire al pubblico una prospettiva diversa e atipica nel panorama del cinema italiano.

Tonda ha sottolineato l’importanza delle testimonianze storiche per evitare che eventi significativi vengano dimenticati. Ha citato un’esperienza condivisa da Claudio Santamaria riguardante un capo sciamano brasiliano, il quale affermava che “l‘uomo che non vuole più imparare è già un uomo morto”. Questo pensiero riflette la necessità di imparare dal passato per costruire un futuro migliore, valorizzando figure che hanno lottato per la pace e la giustizia.C

“Il Nibbio” offre una rappresentazione toccante e autentica degli ultimi giorni di Nicola Calipari, grazie alla dedizione di Alessandro Tonda e alla collaborazione con la famiglia del protagonista e le istituzioni. La rivelazione del regista riguardo all’insonnia pre-proiezione aggiunge una dimensione personale alla realizzazione del film, evidenziando l’emozione e la responsabilità legate alla narrazione di una storia così significativa per la storia recente italiana.

Gestione cookie